La coperta di Linus e la Alopecia.

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
7,879
2
Giorni fa ho incontrato un'amica che non vedeva da tanto.
Aveva alopecia areata universale, l'ultima volta che l'avevo vista aveva dei bellissimi capelli lunghi e ricci, e per coprire indossava un cappello ma data l'estensione dell'Alopecia l'effetto era brutto perche' si vedevano i lati e dietro senza capelli.
Ho pensato vedendola e poi vedendo le foto nel suo profilo facebook(in tutte con cappelli o turbanti stile africani, lei e' Afro Americana) come per molte donne, ma anche tantissimi uomini, l'importante non e' risolvere il problema estetico ma coprirlo.
Quei cappelli, quelle bandane, quei parrucchini totalmente diversi dai laterali, quelle parrucche con frontali evidenti e capelli che sembrano setole di scopa, servono non per risolvere il problema estetico ma per coprirlo, come una coperta di Linus, sono uno strumento di difesa...psicologica, fisica? Non so.
Mentre pensavo a queste cose, ho ricordato i primi tempi con la alopecia, le bandane, lo stare chiusa in casa, la vergonga quando al mare mi levavo la bandana per nuotare, nel mio volo pindarico ho pensato non so perche' a Lucio Dalla, ai cappellini di lana prima ed all'insulso parrucchino del Baffo poi...lui che era un genio, ma cosi' fragile e delicato.

Ho aperto questo post, che forse finira' qui(molti post purtroppo si perdono) per farvi pensare a questa cosa e magari farvi fare qualche commento.
Anche voi avete amici cosi?
Anche voi i primi tempi coprivate e non risolvevate...perche' ?
Io non lo so, ma quella bandana mi aiutava, spero che la mia amica presto possa risolvere e superare le sue paure con protesi o senza protesi, l'importante e' essere felici e tranquilli.
 

trilli

Well-known member
12/10/12
454
0
All' inizio di questa malattia la si vive con vergogna,ci si sente nudi ,spogliati ed è più facile e meno doloroso stare chiusi in casa che affrontare il mondo.Perchè sembra che tutti ti guardano in uno strano modo ,con una morbosa curiosità.Forse non era realmente così ma io la vivevo in questo modo ,probabilmente perchè ero poco più di una bambina e la situazione mi sfuggjva di mano ,tenere sotto controllo la situazione era difficilissimo.Poi con il passare degli anni si acquista una certa maturità e si affrontano i problemi con una diversa filosofia e si cercano soluzioni che ti permettono di vivere il più serenamente possibile,senza mai arrendersi cercando sempre di migliorare.Ora penso e credo di aver trovato la soluzione migliore per risolvere la mia alopecia,mi sarebbe piaciuto scoprire prima l' esistenza di queste protesi,ma ora che le ho scoperte userò questa opportunità per vivere il più serenamente possibile.
,
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
7,879
2
Si quello che dici e' vero, ci si sente nudi, un po' come Adamo ed Eva, dopo il peccato, pur se peccato da parte nostra non c'e',ma solo sfica.
 

trilli

Well-known member
12/10/12
454
0
Proprio nel momento che si diventa consapevoli che questa malattia non è una vergogna ma una sfica,si incomincia ad accettarla o meglio si cerca di vivere intensamente la propria vita cercando di non farsi condizionare troppo ,sperando in una cura e nel frattempo cercando altre soluzioni.Secondo me non la si accetta mai completamente,e come in una sorta di ribellione si cercano sempre rimedi per non farsi sconfiggere ,perchè in fondo la felicità è un diritto al quale non si deve rinunciare.
 

leoneleone1

Bannato
17/10/12
684
1
Si Penso sia brutto per tutti la perdjta di capelli, forse per una donna e ancora piu dura , non spicogicamente perché il dispacere e uguale x entrambi I sessi ma un uomo calvo e piu accettato perché la calvizia maschile e piu diffusa.io ci ho messo un po a passare ad una protesi ne ho fatte di tutti I colori, ma ora felicissimo e sicuro, la vivo benissimo a volte non ci penso nemmeno , grazie a queste favolose protesi new lace ecu .apena posso aiuto volentieri qualcuno che ha questi problemi onde evitare quello che ho passato io e speso , per non parlare della distruzzione spicologica che ti crea, meno male che e aqua passata :)
 

closhard

Well-known member
28/11/11
1,016
1
E' tutto scritto nel nostro DNA. L'alopecia androgenetica, essendo geneticamente
trasmessa ( una sorta di brutta eredita'), non da scampo se vi e' predisposizione.
Mio Padre aveva pochi capelli,mentre i miei nonni, da quelle poche foto che ho,
sono venuti a mancare con tutti i capelli in testa.
Quindi, talvolta si salta una generazione, talvolta la
trasmissione e diretta da padre a figlio , come nel caso mio.
Se avessi ereditato quei geni dai miei nonni, adesso sarei con tutti i
miei capelli.
Accettarsi non e' facile, soprattutto per una donna, e ricordo che Maribel, tempo addietro
affermo' che l'alopecia, per una donna, e' una sorta di "mutilazione".
Alcuni uomini stanno bene anche senza capelli, soprattutto quelli che hanno
un viso lungo e scarno, mentre,secondo me, nessuna donna sta bene senza chioma.
Per fortuna ci sono questi rimedi tecnologici, queste protesi di ultima generazione,
che ci danno sicurezza e serenita'.
Non siamo piu' schiavi di aguzzini che per una protesi pretendevano un mucchio di
soldi.......oggi, con modesta spesa, tutti possono avere queste protesi.........
ovviamente mi riferisco alla newlacecu.
 

whitepop

Well-known member
14/1/12
404
0
Potete capire io che i capelli li ho iniziati a peredere gia dalla prima media e gia tutti i miei compagni mi guardavano compresi i professori.Mi sentivo uno schifo,nudo e diverso.Il mio primo rimedio è stato toppik, ma ho dovuto aspettare tanti anni prima di scoprirlo, fino alla quarta superiore, per poi scoprire l' anno scorso la protesi, che devo dire vermante di avermi salvato da una vera e propria depressione.Solo adesso a 26 anni mi sento veramente felice.
 

deffy

Bannato
29/11/11
2,827
0
firenze
Non parlerò molto del mio caso di alopecia universale, ma quello che posso dire aldilà del malessere interiore e il disagio, avendo un bimbo piccolo non potevo mollare. Quindi parrucche e cappelli.
La nipote del mio compagno, ha nove anni, ed ha l'alopecia a chiazze ( le ha già anche sopra la testa ). La vedo triste, si isola a scuola, in casa non gioca con i classici giochi della sua età, ma aiuta in cucina la nonna, sembra voler crescere in fretta per non vivere più le occhiate dei compagni di scuola. Sua mamma dice che la bambina non vive nessun disagio. La porta dall'omeopata senza nessun risultato. Volendo potrebbe coprire le chiazze evidenti facendo una coda ecc. ma sua mamma dice che la bimba non vuole. Avevo anche pensato a qualche infoltitore ecc, ma sua mamma è stata categorica, no!

Che ne pensate?
 

deffy

Bannato
29/11/11
2,827
0
firenze
Non parlerò molto del mio caso di alopecia universale, ma quello che posso dire aldilà del malessere interiore e il disagio, avendo un bimbo piccolo non potevo mollare. Quindi parrucche e cappelli.
La nipote del mio compagno, ha nove anni, ed ha l'alopecia a chiazze ( le ha già anche sopra la testa ). La vedo triste, si isola a scuola, in casa non gioca con i classici giochi della sua età, ma aiuta in cucina la nonna, sembra voler crescere in fretta per non vivere più le occhiate dei compagni di scuola. Sua mamma dice che la bambina non vive nessun disagio. La porta dall'omeopata senza nessun risultato. Volendo potrebbe coprire le chiazze evidenti facendo una coda ecc. ma sua mamma dice che la bimba non vuole. Avevo anche pensato a qualche infoltitore ecc, ma sua mamma è stata categorica, no!

Che ne pensate?
up
 

closhard

Well-known member
28/11/11
1,016
1
Noi, con la nostra eta' che nel tempo e' avanzata assieme a tante gioie
e molti dolori ed ansie, noi, non piu' ragazzi od adolescenti, ma persone
che col passare degli anni soffriamo sempre un po' di piu', causa governi
squinternati e corrotti, incertezza nel futuro, soprattutto per i nostri figli,
Noi che accendiamo la tv ed il tg ci propina la solita politica come prima notizia,
e la nostra depressione cresce mentre la ricchezza degli "esosi" ( i politici)
aumenta..........Noi, .......e' giusto che soffriamo, perche' ci hanno abituati.
Siamo dipendenti di questo patimento, perche' nessuno ci dice: " domani tutti
rideranno e tutti staranno in pace, e nessun bambino verra' abbandonato o ucciso".
Ma un bambino di nove anni,che e' triste per una causa specifica-l'alopecia-
perche' deve soffrire quando, anche per la sua eta' ci sono i giusti rimedi ????
Se io fossi la mamma di quel bimbo, adotterei tutte strategie per farlo vivere meglio.
Ben vengano gli infoltitori ed altri strumenti che migliorano il nostro aspetto
anche a quell'eta'.
Per me la differenza e' questa:" l'adulto soffre e si lamenta, mentre un bimbo
puo' soffrire ma tace".

p.s Per l'alopecia a chiazze ci sono discrete speranze di remissione e guarigione
totale. Basta andare non dall'omeo....... da da un bravo ed onesto Dermatologo.
 

Lory

Well-known member
30/6/12
549
2
Credo che questa bimba vada aiutata!!un disagio come il nostro ti segna profondamente, e se insorge da bambini credo sia ancora piu devastante!da grandi diveniamo ciò che siamo stati da bambini , perciò Mi chiedo che adulto sarà un bambino infelice che rifiuta di relazionarsi con gli altri perche probabilmente deriso, additato, escluso??sarà fragile, insicuro, depresso!! Soprattutto se poi si hanno genitori, perdonami deffy , "ottusi" come in questo caso!! Che significa la bambina non vuole? È chiaro che rifiuti infoltitori, protesi, sistemi vari per camuffare!!all'inizio è difficile accettare il problema e agire con razionalità per trovare una soluzione! Ci vuole del tempo per metabolizzare...anche io all'inizio inorridivo al solo pensiero di una protesi, forse perche mi sembrava un atto di resa difronte alla malattia. Il supporto di chi ci circonda è fondamentale a maggior ragione se si tratta di un bambino che si trova ad affrontare una problematica più grande di lui! Forse l'aiuto di uno psicologo farebbe bene sia alla bambina che alla mamma...magari prova ad accenarglielo deffy...e soprattutto consigliale di lasciar perdere l'omeopata!!scusa la mia impulsività ma pensare ad un bambino che soffre mi rende veramente triste .
 

Ildebrando

Well-known member
11/1/12
6,167
2
Io, come ho già scritto da qualche parte sul forum, ho perso i capelli giovanissimo, quando non avevo ancora compiuto vent'anni. Adesso ne ho ventisei, e porto una protesi da meno di un anno, che corrisponde a quando ho scoperto "New Lace Ecu".
Potete immaginare come sia stata la mia vita senza capelli, soprattutto alla luce dei fatto che, quando li avevo, erano invidiati da tutti. Ricci, setosi e fluenti com'erano.
Nel momento in cui li persi mi ripromisi che mai avrei permesso a me stesso di restare in quelle condizioni; mi convinsi che una soluzione al problema doveva esistere per forza, ma dopo quella prima fase di turbamento mi rassegnai alla mia condizione, cominciando a ricorrere ai classici espedienti per mascherare il problema: bandane, cappelli, parrucche ed infine extension cucite in testa, ancorate ai superstiti.
Insomma, quello che penso io, è che si sia portati a rimandare la soluzione del problema per paura che gli altri trovino spunto per farsi in segreto una risata, nel fatto che ieri non avevamo i capelli, ed oggi sì. Io, questa paura, non l'ho mai manifestata, e benché per arrivare a partare una protesi abbia dovuto attendere anni durante i quali ho cercato rimedio nei sistemi più improbabili e sgamabili, quelle ricerche mi hanno portato ad indossare una protesi, ed il mio disagio, contrariamente forse a tanti altri portatori, non lo considero rimediato, ma risolto.
Non a caso ho usato il termine "indossare"; penso infatti che per essere felici e portare una protesi con disinvoltura basti accettare il fatto che la si indossi, esattamente come si fa con un indumento che sta bene indosso; proprio come fosse il nostro maglione preferito di cui ci prendiamo cura durante il lavaggio, affinché non infeltrisca.
Una protesi può essere intesa come una cornice in grado di esaltare l'aspetto - come lo sarebbe un bel vestito - e non come segreto da custodire con vergogna. Se segreto deve rappresentare, come è giusto che sia, sia almeno un segreto di stile e non di imbarazzo. Come quell'ingrediente che quando porti in tavola un piatto non riveli, per fare in modo che quella sorprendente ricetta non venga riprodotta da tutti.
Con l'augurio che possiate vivere la vostra condizione con cotanta disinvoltura, vi rinnovo i miei migliori auguri di un sereno 2013 :) .
Ciao a tutti.
 

trilli

Well-known member
12/10/12
454
0
Non parlerò molto del mio caso di alopecia universale, ma quello che posso dire aldilà del malessere interiore e il disagio, avendo un bimbo piccolo non potevo mollare. Quindi parrucche e cappelli.
La nipote del mio compagno, ha nove anni, ed ha l'alopecia a chiazze ( le ha già anche sopra la testa ). La vedo triste, si isola a scuola, in casa non gioca con i classici giochi della sua età, ma aiuta in cucina la nonna, sembra voler crescere in fretta per non vivere più le occhiate dei compagni di scuola. Sua mamma dice che la bambina non vive nessun disagio. La porta dall'omeopata senza nessun risultato. Volendo potrebbe coprire le chiazze evidenti facendo una coda ecc. ma sua mamma dice che la bimba non vuole. Avevo anche pensato a qualche infoltitore ecc, ma sua mamma è stata categorica, no!

Che ne pensate?
Forse la mamma di questa bimba è convinta che la figlia guarirà e per questo non vuole considerare altre possibili soluzioni o, forse finge di non vedere il disagio della figlia per proteggere se stessa ,il dolore di un figlio è qualcosa di insopportabile per un genitore e tu che sei mamma lo puoi capire.La cecità della mamma è come la coperta di Linus sotto la quale nascondersi,difficilmente però una bambina di 9 anni parlerà del suo disagio con un adulto anche perchè non saprà esprimerlo a parole.Tu forse potresti cercare di aprire gli occhi alla madre di questa bimba sempre se hai un rapporto stretto con lei e fargli capire che basterebbe poco per rivedere il sorriso di sua figlia.In bocca al lupo.
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
7,879
2
deffy ha detto:
deffy ha detto:
Non parlerò molto del mio caso di alopecia universale, ma quello che posso dire aldilà del malessere interiore e il disagio, avendo un bimbo piccolo non potevo mollare. Quindi parrucche e cappelli.
La nipote del mio compagno, ha nove anni, ed ha l'alopecia a chiazze ( le ha già anche sopra la testa ). La vedo triste, si isola a scuola, in casa non gioca con i classici giochi della sua età, ma aiuta in cucina la nonna, sembra voler crescere in fretta per non vivere più le occhiate dei compagni di scuola. Sua mamma dice che la bambina non vive nessun disagio. La porta dall'omeopata senza nessun risultato. Volendo potrebbe coprire le chiazze evidenti facendo una coda ecc. ma sua mamma dice che la bimba non vuole. Avevo anche pensato a qualche infoltitore ecc, ma sua mamma è stata categorica, no!

Che ne pensate?
up

Deffy per una bambina la madre deve decire, anche quando sbaglia, io non metterei una protesi a una bambina senza prima pensarci mille volte, ma se con la coda non le si vedi, si che la aiuterei con la coda...purtroppo le alopecie che si presentano a quell'eta' hanno poi dopo molti anni decorsi totali, speriamo non sia cosi'.
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
7,879
2
closhard ha detto:
Noi, con la nostra eta' che nel tempo e' avanzata assieme a tante gioie
e molti dolori ed ansie, noi, non piu' ragazzi od adolescenti, ma persone
che col passare degli anni soffriamo sempre un po' di piu', causa governi
squinternati e corrotti, incertezza nel futuro, soprattutto per i nostri figli,
Noi che accendiamo la tv ed il tg ci propina la solita politica come prima notizia,
e la nostra depressione cresce mentre la ricchezza degli "esosi" ( i politici)
aumenta..........Noi, .......e' giusto che soffriamo, perche' ci hanno abituati.
Siamo dipendenti di questo patimento, perche' nessuno ci dice: " domani tutti
rideranno e tutti staranno in pace, e nessun bambino verra' abbandonato o ucciso".
Ma un bambino di nove anni,che e' triste per una causa specifica-l'alopecia-
perche' deve soffrire quando, anche per la sua eta' ci sono i giusti rimedi ????
Se io fossi la mamma di quel bimbo, adotterei tutte strategie per farlo vivere meglio.
Ben vengano gli infoltitori ed altri strumenti che migliorano il nostro aspetto
anche a quell'eta'.
Per me la differenza e' questa:" l'adulto soffre e si lamenta, mentre un bimbo
puo' soffrire ma tace".

p.s Per l'alopecia a chiazze ci sono discrete speranze di remissione e guarigione
totale. Basta andare non dall'omeo....... da da un bravo ed onesto Dermatologo.
Post molto bello, mi ha fatto riflettere quello che dici del tg Italiano, e' verissimo, ho notato guardando rai internetional che il tg italiano sempre parla solo di politica e solo di politica nazionale, molto provinciale e chiuso...un'altra cosa che mi fa pensare e' vedere gente come Casini e Fini (ma anche Bersani e Berlusconi) che sono in politica da prima di nascere che parlano di cambiamento e riforme, ma che hanno fatto in tutti questi anni? Non sarebbe il caso di vedere se non partiti nuovi almeno uomini diversi da quelli che hanno affossato il BELPAESE?Non possono queste persone trovare un''altro lavoro, e cosi' difficile dopo tutti questi anni di dolce far niente?
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
7,879
2
Ildebrando ha detto:
Io, come ho già scritto da qualche parte sul forum, ho perso i capelli giovanissimo, quando non avevo ancora compiuto vent'anni. Adesso ne ho ventisei, e porto una protesi da meno di un anno, che corrisponde a quando ho scoperto "New Lace Ecu".
Potete immaginare come sia stata la mia vita senza capelli, soprattutto alla luce dei fatto che, quando li avevo, erano invidiati da tutti. Ricci, setosi e fluenti com'erano.
Nel momento in cui li persi mi ripromisi che mai avrei permesso a me stesso di restare in quelle condizioni; mi convinsi che una soluzione al problema doveva esistere per forza, ma dopo quella prima fase di turbamento mi rassegnai alla mia condizione, cominciando a ricorrere ai classici espedienti per mascherare il problema: bandane, cappelli, parrucche ed infine extension cucite in testa, ancorate ai superstiti.
Insomma, quello che penso io, è che si sia portati a rimandare la soluzione del problema per paura che gli altri trovino spunto per farsi in segreto una risata, nel fatto che ieri non avevamo i capelli, ed oggi sì. Io, questa paura, non l'ho mai manifestata, e benché per arrivare a partare una protesi abbia dovuto attendere anni durante i quali ho cercato rimedio nei sistemi più improbabili e sgamabili, quelle ricerche mi hanno portato ad indossare una protesi, ed il mio disagio, contrariamente forse a tanti altri portatori, non lo considero rimediato, ma risolto.
Non a caso ho usato il termine "indossare"; penso infatti che per essere felici e portare una protesi con disinvoltura basti accettare il fatto che la si indossi, esattamente come si fa con un indumento che sta bene indosso; proprio come fosse il nostro maglione preferito di cui ci prendiamo cura durante il lavaggio, affinché non infeltrisca.
Una protesi può essere intesa come una cornice in grado di esaltare l'aspetto - come lo sarebbe un bel vestito - e non come segreto da custodire con vergogna. Se segreto deve rappresentare, come è giusto che sia, sia almeno un segreto di stile e non di imbarazzo. Come quell'ingrediente che quando porti in tavola un piatto non riveli, per fare in modo che quella sorprendente ricetta non venga riprodotta da tutti.
Con l'augurio che possiate vivere la vostra condizione con cotanta disinvoltura, vi rinnovo i miei migliori auguri di un sereno 2013 :) .
Ciao a tutti.

Infatti e' un prodotto tessile, perfetta la tua definizione.
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
7,879
2
trilli ha detto:
deffy ha detto:
Non parlerò molto del mio caso di alopecia universale, ma quello che posso dire aldilà del malessere interiore e il disagio, avendo un bimbo piccolo non potevo mollare. Quindi parrucche e cappelli.
La nipote del mio compagno, ha nove anni, ed ha l'alopecia a chiazze ( le ha già anche sopra la testa ). La vedo triste, si isola a scuola, in casa non gioca con i classici giochi della sua età, ma aiuta in cucina la nonna, sembra voler crescere in fretta per non vivere più le occhiate dei compagni di scuola. Sua mamma dice che la bambina non vive nessun disagio. La porta dall'omeopata senza nessun risultato. Volendo potrebbe coprire le chiazze evidenti facendo una coda ecc. ma sua mamma dice che la bimba non vuole. Avevo anche pensato a qualche infoltitore ecc, ma sua mamma è stata categorica, no!

Che ne pensate?
Forse la mamma di questa bimba è convinta che la figlia guarirà e per questo non vuole considerare altre possibili soluzioni o, forse finge di non vedere il disagio della figlia per proteggere se stessa ,il dolore di un figlio è qualcosa di insopportabile per un genitore e tu che sei mamma lo puoi capire.La cecità della mamma è come la coperta di Linus sotto la quale nascondersi,difficilmente però una bambina di 9 anni parlerà del suo disagio con un adulto anche perchè non saprà esprimerlo a parole.Tu forse potresti cercare di aprire gli occhi alla madre di questa bimba sempre se hai un rapporto stretto con lei e fargli capire che basterebbe poco per rivedere il sorriso di sua figlia.In bocca al lupo.

Verissimo il dolore di un figlio e' insopportabile per un genitore, e' qualcosa di innaturale che non si puo' accettare.
 

Elvis

Well-known member
23/6/12
1,720
0
Catania
Io, come ho già scritto da qualche parte sul forum, ho perso i capelli giovanissimo, quando non avevo ancora compiuto vent'anni. Adesso ne ho ventisei, e porto una protesi da meno di un anno, che corrisponde a quando ho scoperto "New Lace Ecu".
Potete immaginare come sia stata la mia vita senza capelli, soprattutto alla luce dei fatto che, quando li avevo, erano invidiati da tutti. Ricci, setosi e fluenti com'erano.
Nel momento in cui li persi mi ripromisi che mai avrei permesso a me stesso di restare in quelle condizioni; mi convinsi che una soluzione al problema doveva esistere per forza, ma dopo quella prima fase di turbamento mi rassegnai alla mia condizione, cominciando a ricorrere ai classici espedienti per mascherare il problema: bandane, cappelli, parrucche ed infine extension cucite in testa, ancorate ai superstiti.
Insomma, quello che penso io, è che si sia portati a rimandare la soluzione del problema per paura che gli altri trovino spunto per farsi in segreto una risata, nel fatto che ieri non avevamo i capelli, ed oggi sì. Io, questa paura, non l'ho mai manifestata, e benché per arrivare a partare una protesi abbia dovuto attendere anni durante i quali ho cercato rimedio nei sistemi più improbabili e sgamabili, quelle ricerche mi hanno portato ad indossare una protesi, ed il mio disagio, contrariamente forse a tanti altri portatori, non lo considero rimediato, ma risolto.
Non a caso ho usato il termine "indossare"; penso infatti che per essere felici e portare una protesi con disinvoltura basti accettare il fatto che la si indossi, esattamente come si fa con un indumento che sta bene indosso; proprio come fosse il nostro maglione preferito di cui ci prendiamo cura durante il lavaggio, affinché non infeltrisca.
Una protesi può essere intesa come una cornice in grado di esaltare l'aspetto - come lo sarebbe un bel vestito - e non come segreto da custodire con vergogna. Se segreto deve rappresentare, come è giusto che sia, sia almeno un segreto di stile e non di imbarazzo. Come quell'ingrediente che quando porti in tavola un piatto non riveli, per fare in modo che quella sorprendente ricetta non venga riprodotta da tutti.
Con l'augurio che possiate vivere la vostra condizione con cotanta disinvoltura, vi rinnovo i miei migliori auguri di un sereno 2013 :) .
Ciao a tutti.
Ildebrando il tuo racconto mi ha intenerito.
E' bello sapere che finalmente, dopo tanto patire, sei riuscito a trovare la tua serenità.

Ciao.