Ciao, amici. Trascrivo in questo post i consigli che rivolgo ai portatori - soprattutto ai neofiti - frutto dalla mia esperienza di protesizzato. Si tratta di suggerimenti molto personali, che non hanno alcuna pretesa di essere concetti assoluti, che tuttavia potrebbero tornare utili a chi mi somigli un po' nel modo di vivere la condizione di protesizzato. Concludo, prima di enumerare i punti in elenco, premettendo che essi non riguardano solo aspetti di natura pratica e logistica, poiché mi distingue molto l'approccio mentale o perfino ascetico un po' in tutto ciò che faccio:
1) Se non avete mai portato una protesi e l'idea di rasare i vostri superstiti vi spaventa, provate solo per un istante a razionalizzare questa sensazione cercandone le effettive cause: quasi certamente ne concluderete che non si tratta di bisogno di conservare sulla cute i pochi capelli rimasti, ma di apprensione all'idea che assieme ad essi si falci via la consolante utopia nutrita fino ad ora: che la chioma torni ai vecchi fasti risorgendo dalle sue poche macerie. SCORDATEVELO! Adesso potete proseguire nell'estenuante attesa di un miracolo, o dargli voi stessi compimento nel prendere una lametta in mano, che faccia posto alla capigliatura che sognate da anni.
2) Fate sempre in modo che le circostanze sfavorevoli non vi trovino sprovvisti di una delle vostre principali fonti di sicurezza, dunque tenete sempre una scorta di sistemi nel cassetto, da sostituire all'occorrenza a quello attuale. Le protesi soffrono la solitudine, fate quindi in modo che il pezzo di riserva sia sempre in buona compagnia.
3) Non gettate i vecchi sistemi: oltre ad averci condiviso una piccola porzione di esistenza, si presenta sempre l'occasione in cui possono tornare utili. Io, ad esempio, ho destinato una protesi sostituita da tempo alle occasioni in cui non ho voglia di adoperarmi ad applicare in modo stabile quella attuale e preferisco prendermi tempo per farlo. Così poggio la "vecchia amica" in testa, e per uscire le sovrappongo un cappello che le garantisca stabilità. Nessuno si è mai accorto del trucco.
4) Cercatevi un gruppo ristretto composto da familiari, amici e compagni con i quali condividere la vostra condizione (si tratta di soggetti da scegliere con MOLTA cura), e con alcuni di essi scherzate pure sulla vostra situazione: un po' di sana e genuina ironia aiuta ad esorcizzare quello che, ad alcuni portatori, capita di vivere come un disagio.
5) Abbandonate ogni pregiudizio verso voi stessi, e fate che quei pensieri che un tempo vi affollavano la mente, del tipo: "io sono quello senza capelli", assumano adesso la forma di lontani riverberi dell'inconscio. La calvizie, purtroppo, rappresenta uno dei capitoli più tristi per gli individui ai quali sia capitata, succede così che alcuni di essi continuino ad "essere calvi" anche dopo aver recuperato i capelli; lo fanno manifestando i retaggi di vecchie insicurezze.
6) Circondatevi di quiete esteriore ed interiore il giorno in cui vi apprestate a rimuovere il sistema: tornare a vedersi senza capelli è un momento da vivere con serenità e spensieratezza, soprattutto quando ci si abitua all'effetto di una magnifica chioma fluente.
7) Ricordate di non esagerare nel comporre la vostra protesi: so per esperienza diretta che la tentazione è sempre quella di cedere all'entusiasmo di abbondare in densità ed altre caratteristiche, ma una protesi è un mosaico d'autore che va creato in armonia con il proprio aspetto. Così come ho imparato che è possibile anche non mantenersi fedeli in modo maniacale a quelle che sono le proprie caratteristiche di natura nel comporre un sistema (soprattutto nel caso di una totale), ma è comunque necessario che le opzioni selezionate siano frutto di scelte ponderate e razionali.
8) Se all'arrivo del vostro primo sistema vi accorgeste che sarebbe stato meglio preferire una caratteristica piuttosto che un'altra, abituatevi pure a simili ripensamenti per le prime protesi e non fatene un dramma perché, come vi ho fatto notare sopra, una protesi è simile ad un puzzle, e ad ogni ordine, imparando dagli errori compiuti in quello precedente, ne riceverete una sempre più conforme alle vostre esigenze, fino ad arrivare all'incastro perfetto.
9) Non dimenticate, di tanto in tanto, di passarvi le dita tra i capelli come fossero i denti di una forchetta che affonda in un piatto di spaghetti mentre il palato ne pregusta l'appagante sapore. Tutto questo, oltre ad accrescere l'autostima, aiuta a non dare mai per scontata la sontuosità di un lusso al quale abbiamo tristemente rinunciato per lungo tempo, ed al quale non dobbiamo mai fare l'abitudine, in modo che, anche quando la vita dovesse deprivarci di entusiasmo, si riescano sempre a trovare le risorse per sorridere almeno nel guardarsi allo specchio.
10) Il punto conclusivo, forse, è un dei più importanti: a lettura ultimata scordate una buona percentuale dei miei suggerimenti espressi sopra, e quella piccola porzione restante integratela con le abitudini che voi stessi, nel tempo, acquisirete, volendo accettare, spero, il mio invito a condividerle con Newlacecu.
Ciao ed a presto.
1) Se non avete mai portato una protesi e l'idea di rasare i vostri superstiti vi spaventa, provate solo per un istante a razionalizzare questa sensazione cercandone le effettive cause: quasi certamente ne concluderete che non si tratta di bisogno di conservare sulla cute i pochi capelli rimasti, ma di apprensione all'idea che assieme ad essi si falci via la consolante utopia nutrita fino ad ora: che la chioma torni ai vecchi fasti risorgendo dalle sue poche macerie. SCORDATEVELO! Adesso potete proseguire nell'estenuante attesa di un miracolo, o dargli voi stessi compimento nel prendere una lametta in mano, che faccia posto alla capigliatura che sognate da anni.
2) Fate sempre in modo che le circostanze sfavorevoli non vi trovino sprovvisti di una delle vostre principali fonti di sicurezza, dunque tenete sempre una scorta di sistemi nel cassetto, da sostituire all'occorrenza a quello attuale. Le protesi soffrono la solitudine, fate quindi in modo che il pezzo di riserva sia sempre in buona compagnia.
3) Non gettate i vecchi sistemi: oltre ad averci condiviso una piccola porzione di esistenza, si presenta sempre l'occasione in cui possono tornare utili. Io, ad esempio, ho destinato una protesi sostituita da tempo alle occasioni in cui non ho voglia di adoperarmi ad applicare in modo stabile quella attuale e preferisco prendermi tempo per farlo. Così poggio la "vecchia amica" in testa, e per uscire le sovrappongo un cappello che le garantisca stabilità. Nessuno si è mai accorto del trucco.
4) Cercatevi un gruppo ristretto composto da familiari, amici e compagni con i quali condividere la vostra condizione (si tratta di soggetti da scegliere con MOLTA cura), e con alcuni di essi scherzate pure sulla vostra situazione: un po' di sana e genuina ironia aiuta ad esorcizzare quello che, ad alcuni portatori, capita di vivere come un disagio.
5) Abbandonate ogni pregiudizio verso voi stessi, e fate che quei pensieri che un tempo vi affollavano la mente, del tipo: "io sono quello senza capelli", assumano adesso la forma di lontani riverberi dell'inconscio. La calvizie, purtroppo, rappresenta uno dei capitoli più tristi per gli individui ai quali sia capitata, succede così che alcuni di essi continuino ad "essere calvi" anche dopo aver recuperato i capelli; lo fanno manifestando i retaggi di vecchie insicurezze.
6) Circondatevi di quiete esteriore ed interiore il giorno in cui vi apprestate a rimuovere il sistema: tornare a vedersi senza capelli è un momento da vivere con serenità e spensieratezza, soprattutto quando ci si abitua all'effetto di una magnifica chioma fluente.
7) Ricordate di non esagerare nel comporre la vostra protesi: so per esperienza diretta che la tentazione è sempre quella di cedere all'entusiasmo di abbondare in densità ed altre caratteristiche, ma una protesi è un mosaico d'autore che va creato in armonia con il proprio aspetto. Così come ho imparato che è possibile anche non mantenersi fedeli in modo maniacale a quelle che sono le proprie caratteristiche di natura nel comporre un sistema (soprattutto nel caso di una totale), ma è comunque necessario che le opzioni selezionate siano frutto di scelte ponderate e razionali.
8) Se all'arrivo del vostro primo sistema vi accorgeste che sarebbe stato meglio preferire una caratteristica piuttosto che un'altra, abituatevi pure a simili ripensamenti per le prime protesi e non fatene un dramma perché, come vi ho fatto notare sopra, una protesi è simile ad un puzzle, e ad ogni ordine, imparando dagli errori compiuti in quello precedente, ne riceverete una sempre più conforme alle vostre esigenze, fino ad arrivare all'incastro perfetto.
9) Non dimenticate, di tanto in tanto, di passarvi le dita tra i capelli come fossero i denti di una forchetta che affonda in un piatto di spaghetti mentre il palato ne pregusta l'appagante sapore. Tutto questo, oltre ad accrescere l'autostima, aiuta a non dare mai per scontata la sontuosità di un lusso al quale abbiamo tristemente rinunciato per lungo tempo, ed al quale non dobbiamo mai fare l'abitudine, in modo che, anche quando la vita dovesse deprivarci di entusiasmo, si riescano sempre a trovare le risorse per sorridere almeno nel guardarsi allo specchio.
10) Il punto conclusivo, forse, è un dei più importanti: a lettura ultimata scordate una buona percentuale dei miei suggerimenti espressi sopra, e quella piccola porzione restante integratela con le abitudini che voi stessi, nel tempo, acquisirete, volendo accettare, spero, il mio invito a condividerle con Newlacecu.
Ciao ed a presto.
