Ciao a tutti. Mi andava di raccontarvi una cosa piuttosto curiosa...
Essendo quasi sul punto di sostituire il mio vecchio sistema, l'altro giorno, mi sono chiesto cosa ne avrei fatto una volta levato per non indossarlo più. La risposta che d'istinto mi sono dato - del resto la più ovvia - è stata di gettarlo. Ma una simile ipotesi ha inaspettatamente cominciato ad intristirmi, facendo affiorare nel ricordo tutto ciò che di bello e di brutto ci ho condiviso, nel corso di quasi un intero anno di utilizzo. Ho ripercorso nel pensiero le tappe di ciò che mi è capitato, tornando con la mente alle volte in cui sono stato felice ed ho manifestato la gioia passandomi la mano tra i capelli, poi alle volte in cui sono stato triste ed ho fatto lo stesso, tirando un incentivante respiro di sollievo.
Sono giunto così alla conclusione di come i nostri sistemi, proprio come amici insospettati, siano in grado di scandire nel tempo le tappe di una vita, ed ho preso la determinazione che, d'ora in poi, non me ne separerò più, e ad ogni sostituzione, per quanto vecchie ed usurate possano risultare, laverò con cura un'ultima volta le mie protesi, riponendole in un cassetto adibito a custodirle, ed un giorno le scorrerò come fossero pagine di vita .
Voi come vivete il "distacco"? Mi piacerebbe molto saperlo.
Essendo quasi sul punto di sostituire il mio vecchio sistema, l'altro giorno, mi sono chiesto cosa ne avrei fatto una volta levato per non indossarlo più. La risposta che d'istinto mi sono dato - del resto la più ovvia - è stata di gettarlo. Ma una simile ipotesi ha inaspettatamente cominciato ad intristirmi, facendo affiorare nel ricordo tutto ciò che di bello e di brutto ci ho condiviso, nel corso di quasi un intero anno di utilizzo. Ho ripercorso nel pensiero le tappe di ciò che mi è capitato, tornando con la mente alle volte in cui sono stato felice ed ho manifestato la gioia passandomi la mano tra i capelli, poi alle volte in cui sono stato triste ed ho fatto lo stesso, tirando un incentivante respiro di sollievo.
Sono giunto così alla conclusione di come i nostri sistemi, proprio come amici insospettati, siano in grado di scandire nel tempo le tappe di una vita, ed ho preso la determinazione che, d'ora in poi, non me ne separerò più, e ad ogni sostituzione, per quanto vecchie ed usurate possano risultare, laverò con cura un'ultima volta le mie protesi, riponendole in un cassetto adibito a custodirle, ed un giorno le scorrerò come fossero pagine di vita .
Voi come vivete il "distacco"? Mi piacerebbe molto saperlo.