Che credete ci sia dopo...la morte?

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
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Pensate che tutto sia qui o che dopo c'e' qualcos'altro?.
Credete che siamo solo un hardisk o abbiamo u software(anima) che continuera' a vivere.
Filosofeggiamo...
 

giusimy72

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31/10/13
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Ciao a tutti, questo argomento purtroppo ha tanto di mistero, io credo che pero’ non ha nessun senso la vita stessa in questa terra se non ci fosse qualcos’altro dopo…..che senso avrebbe l’esistenza stessa?????????
Penso che l’esistenza di DIO la vediamo tutti i giorni ma non la sappiamo riconoscere, non può essere un caso la nostra vita, la terra con le sue stagioni, capace di sfamarci e abbeverarci, il corpo umano capace di riprodursi e ripararsi !!! No tutto ciò non è un caso come la scienza vorrebbe dirci.............
 

closhard

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28/11/11
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Si nasce morendo........la vera vita e' quella che verra':" la vita eterna".
 

Molly

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20/11/13
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Roma
È quello che mi insegna la mia religione, ma ogni tanto si mette in dubbio questa affermazione. Ha ragione Maribel, né avremo la certezza soltanto dopo!
 

closhard

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28/11/11
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È quello che mi insegna la mia religione, ma ogni tanto si mette in dubbio questa affermazione. Ha ragione Maribel, né avremo la certezza soltanto dopo!
Non sono affatto d'accordo......la nostra Religione ci insegna ad avera "FEDE"........senza aspettare il dopo,
altrimenti ciascuno, senza fede, darebbe sfogo al proprio libero arbitrio.
No......non si vive senza vera FEDE.
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
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Closhard ammiro la tua fede...sarebbe bello averla ...io purtroppo ho molti dubbi.
 

Molly

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20/11/13
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Roma
Hai ragione, ma dicevo che personalmente ho spesso dei dubbi, senz'altro perché non sono una buona cristiana, anche se credo in Dio. Anch'io vorrei essere come te ed avere meno dubbi.
 

Ildebrando

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11/1/12
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Mi piace molto la tua iniziativa di proporre questo tema.
Io, purtroppo, ho una visione piuttosto pessimistica a riguardo: penso che sia tutto limitato alla materia; a quella materia rappresentata da un corpo che offre ad ognuno di noi la possibilità di dare riscontro ad esigenze, desideri, sogni ed aspirazioni, ma solo per un arco di tempo lungo quanto la vita stessa. Una volta terminata quest'ultima, l'interruttore, tristemente, si spegne per sempre senza preavviso, come una lampadina fulminata.
 

leoneleone1

Bannato
17/10/12
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Io sono credente e cristiano ma poco praticante,cosa ne penso! Penso che bisogna comportasi bene seguire il piu possibile le regole ,non credo che ci sara qualcuno pronto per giudicarci ma non si sa mai ,purtrooppo e un mistero.

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Aim

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4/12/13
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Napoli
Beh, io spero sia proprio come dice il debrando, perché altrimenti per me l'alternativa è quello in cui ho creduto per un po' di tempo ed a cui mi sono interessata per un po' finché non ho perso interesse e ho smesso di farmi domande perdendo anche contatto con la mia parte spirituale e scegliendo di non credere più a nulla. L'alternativa di cui parlo è la reincarnazione, e come già mi è capitato di dire una volta 'quando ho scelto questa vita mi sono decisamente sopravvalutata', tante 'prove' non le ho superate, in tante occasioni non ho dato il mio meglio ma il peggio, tanti nodi invece di scioglierli li ho fatti sempre più grossi stretti, non sono stata abbastanza forte, qualcosa si è rotto ed io non sono stata in grado di ripararlo anche quando mi sono illusa del contrario, molte esperienze non mi sono state d'insegnamento perché probabilmente non le ho comprese fino in fondo e metabolizzante tant'è che spesso mi sembra che la mia vita ed i miei gesti siano dominati da una certa coazione a ripetere, tutta una recidiva insomma; quindi dopo questa vita, in qualunque modo finirà, tenendo buona la reincarnazione, per me ci sarà una vita molto simile a questa perché di certo in questa non mi sono evoluta o risolta (anzi), speriamo che l'interprete (io) se la caverà meglio nella prox, altrimenti meglio l'interruttore spento per sempre e saluti a tutti.
 
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Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
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Mi piace molto la tua iniziativa di proporre questo tema.
Io, purtroppo, ho una visione piuttosto pessimistica a riguardo: penso che sia tutto limitato alla materia; a quella materia rappresentata da un corpo che offre ad ognuno di noi la possibilità di dare riscontro ad esigenze, desideri, sogni ed aspirazioni, ma solo per un arco di tempo lungo quanto la vita stessa. Una volta terminata quest'ultima, l'interruttore, tristemente, si spegne per sempre senza preavviso, come una lampadina fulminata.
Quindi per te la nostra mente e' legata al cervello non a esso indipendente...triste ma possibile, purtroppo.
 

Maribel

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25/11/11
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Beh, io spero sia proprio come dice il debrando, perché altrimenti per me l'alternativa è quello in cui ho creduto per un po' di tempo ed a cui mi sono interessata per un po' finché non ho perso interesse e ho smesso di farmi domande perdendo anche contatto con la mia parte spirituale e scegliendo di non credere più a nulla. L'alternativa di cui parlo è la reincarnazione, e come già mi è capitato di dire una volta 'quando ho scelto questa vita mi sono decisamente sopravvalutata', tante 'prove' non le ho superate, in tante occasioni non ho dato il mio meglio ma il peggio, tanti nodi invece di scioglierli li ho fatti sempre più grossi stretti, non sono stata abbastanza forte, qualcosa si è rotto ed io non sono stata in grado di ripararlo anche quando mi sono illusa del contrario, molte esperienze non mi sono state d'insegnamento perché probabilmente non le ho comprese fino in fondo e metabolizzante tant'è che spesso mi sembra che la mia vita ed i miei gesti siano dominati da una certa coazione a ripetere, tutta una recidiva insomma; quindi dopo questa vita, in qualunque modo finirà, tenendo buona la reincarnazione, per me ci sarà una vita molto simile a questa perché di certo in questa non mi sono evoluta o risolta (anzi), speriamo che l'interprete (io) se la caverà meglio nella prox, altrimenti meglio l'interruttore spento per sempre e saluti a tutti.

E non ti fa paura il pensiero che spento quell'interruttore la tua essenza non esista piu'...non e' infinitamente triste????
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
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Io ho dubbi, a volte credo che dopo ci sia qualcosa, ho avuto alcuni segni, quando sono morte persone molto care(una farfalla notturna di colore rosa, un odore di violette molto forte), a volte credo di no, e se quelle cose che ho vissuto come segni sono solo dei casi o addirittura delle allucinazioni create dalla mia voglia di non pedere quelle persone???
Mi sono interessata molto ai casi di NDE(near death experience) li ho trovati confortanti, ma anche credibili le spegazioni materilistiche e scientifiche legati ad essi, ora ho letto che i risultati di AWARE, l'indagine con parametri documentabili delle NDE sembra aver dimostrato che non sono reali...

Insomma come molti brancolo nel buoi e vorrei avere fede...

non credo pero' che se esiste qualcosa dopo la morte incidano su questo DOPO i nostri comportamenti o la nostra religiosita'...

credo insomma che se questo qualcosa se esiste sia legato alla nostra condizione umana(siamo esseri animali, ma con dentro un'ispirazione divina e infinita) quindi questo dopo sara' per tutti, se davvero c'e', perche' legato alla nostra energia umana, no a fattori che la trascendono...


pero' ripeto, l'interruttore di Ildebrando lo vedo possibile come l'alternativa migliore, ed e' chiaro non vorrei che tutto finisse qui..


.insomma questa aspirazione all'infinito, queste domande che ci poniamo, sono legate alla evoluzione animale o alla nostra essenza divina di Uomini? che triste non avere una risposta e non avere certezze !!!...
 

Aim

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4/12/13
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Napoli
E non ti fa paura il pensiero che spento quell'interruttore la tua essenza non esista piu'...non e' infinitamente triste????
No, Maribel non mi fa paura, in questo sono molto epicurea, se ci siamo noi non c'è la morte.. se c'è la morte significa che noi non ci siamo più noi.. quindi come potrò essere triste quando non ci sarò più? Potrei esserlo adesso pensandoci ma nemmeno, la morte fisica non mi fa paura, non la mia almeno, solo quella delle persone che amo che cmq restano presenti anche nella loro assenza e questo probabilmente risponde a quel bisogno di continuità che abbiamo e che vediamo interrotto dalla morte e che spesso ci spinge a cercare risposte fuori da noi ed a volte ci fa un po' suggestionare vedendo o sentendo cose che non sono. A me è più la vita in realtà che mi ha spinto a farmi domande che la morte in se stessa, la stessa vita che poi mi ha portato a smettere di interrogarmi.
Cmq la reincarnazione mi ha sempre interessato tant'è che fino a poco tempo fa avevo pensato di fare delle sedute di ipnosi regressiva, però ho letti troppi pareri discordanti essendo io un soggetto non proprio 'semplice' per via dei miei problemi (se vogliamo chiamarli così) alla fine ho lasciato perdere, anche per una questione economica, se un giorno lo farò vi farò sapere. ;)
 

Maribel

Moderatore Generale
25/11/11
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Io sapevo che la regressiva a detta della comunita' scientifica non e' che una bufala.
 

Ildebrando

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11/1/12
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Spesso mi sento animato dalla volontà di credere in qualcosa che resista al detrimento che segue alla morte. Qualcosa di tanto nobile da non assoggettarsi alle leggi della chimica che devastano il nostro involucro, o corpo, che dir si voglia. Tuttavia mi rendo conto che la volontà, da sola, non basta; essa dovrebbe procedere a braccetto con una fede che, almeno per ora, non sento in me così radicata.
 

Aim

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4/12/13
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Si è considerata una proceduta pseudoscientifica che crea falsi ricordi su vite passate, ma io conosco persone che integrandola in una psicoterapia fatta da un professionista serio hanno avuto ottimi risultati. Tra l'altro ipnosi regressiva non significa solo tornare indietro ad eventuali vite precedenti si può tornare indietro anche semplicemente di un anno, a traumi vissuti e rimossi per sopravvivere ma che in realtà non sono stati elaborati, o cmq di cui il soggetto è consapevole solo in parte. Che dire.. il mio medico mi dice sempre che in medicina 2+2 non fa mai 4, nemmeno la medicina è una scienza esatta e sperimenta su di noi ogni giorno (io lo so bene, lo vedo sulla mia pelle e su quella di altre persone tutti i giorni purtroppo) eppure noi affidiamo alla medicina la nostra vita quando stiamo male, e sostanzialmente di quello che dice la comunità scientifica un po' me ne frego e guardo anche all'ipnosi come una tecnica sperimentale, certezze non ce ne sono, si sperimenta ovunque (a volte ne siamo consapevoli e siamo informati altre volte nemmeno), cerco di farmi le mie idee leggendo ed informandomi il più possibile, ma cmq è una cosa che ho accantonato come esperienza da fare, ci vogliono troppi money :) e poi anche io sono scettica, però la curiosità di approfondire certi temi mediante anche l'ipnosi l'ho avuta.
Pardon per essere andata ot. :)
 
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