Non sono affatto d'accordo......la nostra Religione ci insegna ad avera "FEDE"........senza aspettare il dopo,È quello che mi insegna la mia religione, ma ogni tanto si mette in dubbio questa affermazione. Ha ragione Maribel, né avremo la certezza soltanto dopo!
Quindi per te la nostra mente e' legata al cervello non a esso indipendente...triste ma possibile, purtroppo.Mi piace molto la tua iniziativa di proporre questo tema.
Io, purtroppo, ho una visione piuttosto pessimistica a riguardo: penso che sia tutto limitato alla materia; a quella materia rappresentata da un corpo che offre ad ognuno di noi la possibilità di dare riscontro ad esigenze, desideri, sogni ed aspirazioni, ma solo per un arco di tempo lungo quanto la vita stessa. Una volta terminata quest'ultima, l'interruttore, tristemente, si spegne per sempre senza preavviso, come una lampadina fulminata.
Beh, io spero sia proprio come dice il debrando, perché altrimenti per me l'alternativa è quello in cui ho creduto per un po' di tempo ed a cui mi sono interessata per un po' finché non ho perso interesse e ho smesso di farmi domande perdendo anche contatto con la mia parte spirituale e scegliendo di non credere più a nulla. L'alternativa di cui parlo è la reincarnazione, e come già mi è capitato di dire una volta 'quando ho scelto questa vita mi sono decisamente sopravvalutata', tante 'prove' non le ho superate, in tante occasioni non ho dato il mio meglio ma il peggio, tanti nodi invece di scioglierli li ho fatti sempre più grossi stretti, non sono stata abbastanza forte, qualcosa si è rotto ed io non sono stata in grado di ripararlo anche quando mi sono illusa del contrario, molte esperienze non mi sono state d'insegnamento perché probabilmente non le ho comprese fino in fondo e metabolizzante tant'è che spesso mi sembra che la mia vita ed i miei gesti siano dominati da una certa coazione a ripetere, tutta una recidiva insomma; quindi dopo questa vita, in qualunque modo finirà, tenendo buona la reincarnazione, per me ci sarà una vita molto simile a questa perché di certo in questa non mi sono evoluta o risolta (anzi), speriamo che l'interprete (io) se la caverà meglio nella prox, altrimenti meglio l'interruttore spento per sempre e saluti a tutti.
No, Maribel non mi fa paura, in questo sono molto epicurea, se ci siamo noi non c'è la morte.. se c'è la morte significa che noi non ci siamo più noi.. quindi come potrò essere triste quando non ci sarò più? Potrei esserlo adesso pensandoci ma nemmeno, la morte fisica non mi fa paura, non la mia almeno, solo quella delle persone che amo che cmq restano presenti anche nella loro assenza e questo probabilmente risponde a quel bisogno di continuità che abbiamo e che vediamo interrotto dalla morte e che spesso ci spinge a cercare risposte fuori da noi ed a volte ci fa un po' suggestionare vedendo o sentendo cose che non sono. A me è più la vita in realtà che mi ha spinto a farmi domande che la morte in se stessa, la stessa vita che poi mi ha portato a smettere di interrogarmi.E non ti fa paura il pensiero che spento quell'interruttore la tua essenza non esista piu'...non e' infinitamente triste????