Alopecia (androgenetica?) e ovaio policistico, quante di voi hanno correlazione?

Fefe87

Well-known member
20/9/15
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Intervengo solo ora, anche se la discussione è ormai di qualche settimana fa, ma mi sta a cuore puntualizzare un paio di cose.



No, questo è il solito errore concettuale, un luogo comune inutile, ed il tuo è il classico atteggiamento (comprensibilissimo) di chi purtroppo ancora non ha risolto il problema, sono anni che lo vedo in tanti pazienti e tutte le volte mi tocca ripetere le cose da capo.
Provo a spiegarti come funziona, spero di farcela.

Partiamo dal concetto che non tutte le malattie si manifestano allo stesso modo e non sempre rispondono allo stesso modo alle terapie.
Non conosciamo ancora tutto, anzi, siamo ben lungi dal farlo, ovvero dal personalizzare (magari) le diagnosi, ovvero scoprire il motivo per cui qualcuno si ammala no, e di conseguenza la terapia.
Al momento l'unica arma che abbiamo quando i casi sono simili fra loro è la statistica, ovvero a parità di sintomi utilizzare quei presidi terapeutici che nella maggior parte dei casi hanno risolto o attenuato il problema.
A parità di patologia e trattamento a volte il disturbo può sparire dopo un mese come dopo 6 o come dopo un anno o magari anche mai.
Per questo è importante seguire le terapie in maniera costante e non decidere di interromperle da soli o di modificare il dosaggio.
E' necessario differenziare le aspettative del paziente da quello del medico, perchè un piccolo risultato, secondo i nostri canoni, potrebbe essere un grande risultato secondo il medico.
Sacrosanto, se dopo un certo periodo non si sono ottenuti risultati, tornare dal medico, ma se egli non ci cambia la terapia non significa necessariamente che sia un incompetente o sia lì solo per prenderci i soldi.
In primo luogo egli sa cose che noi non possiamo comprendere (va bèh, diciamo voi profani :-D ), cose che peraltro è inutile spiegare sia perchè richiederebbe troppo tempo sia perchè comunque non sarebbero recepite.
Se per esempio il medico dice di insistere con una certa terapia, è probabilmente perchè le linee guida (i medici non si inventano nulla) indicano che nonostante l'assenza di risultati immediati è opportuno prolungare il trattamento prima di osservare un miglioramento apprezzabile, quindi non siamo noi a dover/poter decidere se un trattamento sia efficace o no, almeno non fino a quando l'evidenza ci dice il contrario, o meglio, lo dice al medico.
In secondo luogo è assurdo pensare che un medico pensi solo ad incassare la parcella: stante l'assenza di risultati, i pazienti non ci metterebbero molto ad abbandonarlo, per cui dopo un'iniziale aureo incasso, vederebbe calare paurosamente il numero dei pazienti in ambulatorio (e anche il passaparola ha il suo bel peso, la gente chiacchiera).
Cui prodest?

ATTENZIONE, io sto prendendo in considerazione il caso che il medico abbia fatto una diagnosi corretta e che abbia istituito un trattamento idoneo sia pur apparentemente inefficace.

Nel caso avesse sbagliato la diagnosi fin da subito è ovvio che non otterremo risultati, ma questo è un altro discorso (errare comunque è umano e solo chi non fa non falla, quindi dobbiamo distinguere la buona dalla cattiva fede, e i somari ci sono anche fra i medici).

E' altrettanto ovvio che, nel caso di ulteriore mancanza di risultati, sarà opportuno rivolgersi ad un altro medico, magari chiedendo a parenti, amici e conoscenti, se ne conoscono qualcuno di particolarmente capace (anche nella medicina come in tutti i campi ci sono quelli più bravi e quelli meno).
Questo, fino a quando non ne troveremo uno che, speriamo, ci risolva il problema.
Succede anche a noi del settore, però forse noi abbiamo più facilità nell'identificare i colleghi più capaci evvabbè, vantaggi del grado

Dopo l'esordio, la predica.
La sindrome dell'ovaio policistico (appunto, sindrome, ovvero segni e sintomi che coinvologo organi e apparati diversi afferenti ad un'unica patologia) detto in soldoni, comprta tutta una serie di problematiche ormonali, fra cui una maggiore produzione di testosterone, il quale sappiamo tutti essere la croce e la delizia dei maschietti calvi.
La terapia con associazioni estroprogestiniche è solo una parte del trattamento di questa sindrome, e da sola non sempre basta a risolvere il quadro.
Se associare altri farmaci è una scelta del medico, sempre sulla base delle risultanze diagnostiche e cliniche, e dovrà essere valutata caso per caso.
Lo Jasmine è una delle "pillole" più utilizzate per questa patologia, perchè nella maggior parte dei casi è sufficiente a far regredire molti dei segni e dei sintomi di questa patologia.
A volte però non basta, e quindi può essere prescritto un farmaco diverso con dosi maggiori o addirittura con attività diversa (ad esempio il Diane).
(molte pazienti si affidano solo al farmaco, quando invece è tassativo aumentare anche l'attività fisica e modificare l'alimentazione, che da soli bastano nel 50% circa dei casi a far regredire molti sintomi).

Un fatto che spesso le pazienti trascurano è quello di recarsi dal dermatologo, magari esperto in tricologia.
Ad una pillola poco efficace in termini sistemici, si possono affiancare preparazioni galeniche, preparate dal farmacista, da applicare sul cuoio capelluto, di solito a base di progesterone, alcuni diuretici particolari, zinco (che riduce l'attività della 5-alfa-reduttasi), etc. etc..
Questo, almeno in linea teorica, potrebbe ridurre la caduta in attesa che le terapie per via generale producano i loro effetti.

Ecco perchè in certe situazioni è auspicabile un approccio multidisciplinare al problema, ove un solo specialista non necessariamente basta ad ottenere risultati.

Io ho una carissima amica, peraltro infermiera, che su mia insistenza è tornata dal ginecologo dopo anni di trascuratezza
Questo le ha prescritto (appunto :rolleyes: ) lo Jasmine che però dopo 6 mesi di trattamento non ha sortito gli effetti sperati, e quindi le è stato sostituito con il Diane. Ma mentre anni fa questo le aveva risolto il problema ed alleviato i sintomi e i segni, adesso non funziona più ed ha cominciato anche ad assumere metformina per il diabete di tipo2 correlato.
Quindi mai trascurare le terapie mediche, accettare anche che i risultati non arrivino nei tempi sperati (che di solito sono una nostra aspettativa).
Poi è chiaro che se non si ottengono risultati (opportuno anche consultarsi con il proprio medico di famiglia, che non sarà un ginecologo ma conosce la patologia) allora proviamo a cambiare medico.
Esistono anche Centri Ospedalieri specializzati in questa patologia, capsico che a volte siano molto distanti da dove si abita, ma chi non farebbe qualche centinaio di km pur di risolvere il problema?
(io da Firenze vado 5/6 volte l'anno a Milano a vedere dei concerti, perchè non farlo per una malattia?)
Se ci sono dubbi di qualsiasi genere sono qui a disposizione.
Scusate ho letto solo ora la discussione..Io parlavo dei medici in generale..comunque lei si è spiegato benissimo..a me era stata prescritta il diane per il mio ovaio policistico che hp usato per 6 mesi ma incrementaca i sintomi..ovvero l'acne era aumentata i capelli erano sempre peggio e sono ingrassata di quasi 3 kg e ne avevo appena persi 10 con la dieta che stavo seguendo...allorché ho deciso di chiamare il dottore ( ginecologo endocrinologo consigliatomi dal dermatologo) per chiedere chiarimenti e mi ha cercato ancora soldi per la visita..Allora io pur sbagliando mi sn rivolta al medico di famiglia che mi ha dato la jasmine che era molto meglio ma comunque mi faceva dava problemi di respirazione e mal di testa e quindi abbandonai pure quella..Ora nn sto seguendo più nessuna cura e la pelle è peggiorata..i capelli no comment..Ma nn c'è qualche altro rimedio al posto della pillola?qualche integratore o antibiotico per l'ovaio policistico e la regolamentazione del testosterone?? Grazie mille..ne aprofitto visto che è um dottore

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Silvia84

Member
4/8/16
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Io ho ovaio normale, testosterone normale, mai avuto caduta di nessun tipo.
Mi prescrivono la pillola per curarmi l'acne, la cura funziona MA alla sospensione i capelli iniziano a cadere.
Poi ad assottigliarsi... e a diradarsi. Ora sono due anni e si vede la cute.
Mi dicono che ho effluvio ma io credo di avere aga.
Potessi tornare indietro...
 

Julesve

Well-known member
26/1/16
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Alla fine l'effluvio cronico se non si ferma porta i capelli a miniaturizzarsi. L'aga femminile esiste in pochi casi, ma la perdita di capelli ha diverse e svariate cause. Io ad esempio perdo anche ciglia e sopracciglia ma non è areata. Chi se lo spiega? Nessuno.


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Silvia84

Member
4/8/16
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il problema vero, nel mio caso, è che mi sento spacciata.
Il diradamento maggiore è proprio sopra, corre lungo la riga centrale...
Devo vedere altri dermatologi/tricologi... ma non ho più molta speranza.
In due anni non hanno smesso di diradarsi nonostante io abbia integrato praticamente ogni cosa.
Poi sono anche una d'appetito...